BLEFAROPLASTICA SUPERIORE CHE COS’È ? COSA SIGNIFICA?
La blefaroplastica superiore è l’intervento che prevede l’asportazione della CUTE in eccesso e delle BORSE DI GRASSO dalla palpebra superiore.
Le borse grassose della palpebra superiore sono presenti fin dalla nascita e normalmente restano confinate dietro ad una struttura ligamentosa che si chiama SETTO ORBITARIO.
Con l’avanzare degli anni, il setto diventa lasso e fa ERNIARE che significa fuoriuscire le borse grassose dalla loro sede.
Nelle palpebre superiori, le borse sono particolarmente visibili a livello del canto interno, che è l’angolo della palpebra superiore più vicino al naso.
Per asportare la cute palpebrale in eccesso, si fa un’incisione che decorre nella plica palpebrale che è la piega sopra la palpebra superiore dall’angolo interno vicino alla radice del naso alla porzione esterna della palpebra stessa dove si allunga per qualche millimetro. Tale cicatrice potrebbe sembrare lunga, ma diventerà quasi invisibile in breve tempo.
Eseguo l’asportazione della pelle della palpebra superiore con precisione millimetrica, incidendo lungo un disegno dettagliato che ho effettuato prima dell’intervento.
Poi, asporto le borse di grasso, facendo un’accurata emostasi, che significa chiudere i piccoli vasi sanguigni per ridurre la formazione di ematomi.
Infine, applico un punto di sutura e dei cerottini che verranno rimossi dopo sei giorni.
Gli occhi restano aperti e la paziente ci vede normalmente.
Può condurre una vita normale senza fare sforzi, tenendo conto del fatto che è importante fare molto ghiaccio nei primi giorni per accelerare i tempi di guarigione.
Se la paziente ha il tatuaggio dell’eyeliner, dev’essere avvisata che potrebbe modificarsi in seguito alle trazioni cutanee operatorie e postoperatorie.
La PRESENTABILITÀ è abbastanza rapida: 7-10 giorni e, con gli occhiali da sole, si riesce facilmente a nascondere l’area operata nei primi giorni.
Anche se la presentabilità è veloce, la stabilizzazione dell’intervento di blefaroplastica avviene nel corso di alcuni mesi, tempo necessario per la valutazione finale del risultato..
COME AVVIENE L’INTERVENTO DI BLEFAROPLASTICA SUPERIORE?
L’intervento di blefaroplastica superiore a Bologna si esegue in anestesia locale, con piccole punture sulla palpebra stessa. Se la paziente lo desidera, l’anestesista può effettuare una leggera sedazione. Dopo le punture, non sentirà più dolore.
La mattina dell’intervento, se è in anestesia locale, è consigliata una colazione leggera almeno 4 ore prima dell’intervento. Non ci si deve truccare, le ciglia finte debbono essere rimosse. Non si debbono indossare gioielli o oggetti metallici.
È opportuno, qualora fosse necessario, fare la tinta ai capelli PRIMA dell’intervento.
I vestiti debbono essere comodi, le scarpe facili da indossare.
Prima di entrare in sala, verranno fatti indossare un camice, una cuffietta e dei calzari. Potrà tenere gli slip purché siano di cotone.
Quando la paziente entra in sala operatoria, faccio le foto preoperatorie, disegno la traccia dove lavorerò con estrema accuratezza, misurandola al millimetro. Il tempo che impiego a disegnare è quasi quanto quello operatorio, perché ritengo che sia fondamentale per ottenere un risultato perfetto.
La DURATA dell’intervento di blefaroplastica superiore è di circa mezz’ora.
Consiste nell’ASPORTARE la losanga di pelle da me disegnata, nel RIDURRE le borse grassose suddescritte, avendo cura di non eseguirne un’eccessiva asportazione che creerebbe un vuoto antiestetico; infine, nell’applicare il punto di sutura intradermico: io preferisco far scorrere il punto all’interno della pelle, affinché resti “invisibile” e non lasci traccia del suo passaggio quando lo rimuoverò dopo sei giorni.
Terminata la blefaroplastica, ci saranno due cerottini sulla palpebra superiore, facilmente nascondibili con occhiali da sole, la paziente dovrà fare molto ghiaccio a casa per evitare eccessivi gonfiori.
Appena operata, potrà camminare per brevi tratti per non rischiare di sanguinare.
È consigliabile che torni a casa accompagnata.
Dopo la blefaroplastica, la paziente verrà a controllare la fase cicatriziale del post intervento, per poter intervenire nel caso in cui la cicatrice palpebrale fosse esuberante o nel caso in cui creasse una forte trazione.
CHI È IL PAZIENTE IDONEO PER QUESTO TRATTAMENTO?
L’intervento di blefaroplastica superiore è comunemente associato all’avanzare dell’età, l’occhio è infatti un punto fondamentale nell’armonia del viso, ma anche estremamente delicato e pertanto soggetto ai danni del tempo. Ci sono, però, casi in cui anche pazienti di giovane età devono ricorrere alla blefaroplastica per correggere piccoli eccessi cutanei o per svuotare le borse grassose giovanili.
Qualsiasi paziente che manifesti una blefarocalasi, cioè una discesa della palpebra superiore, può sottoporsi a questo tipo di intervento, purché non abbia patologie in corso che controindichino l’intervento stesso.
Durante la visita, valuto se, oltre ad essere presente la discesa della palpebra, ci sia anche una DISCESA DEL SOPRACCIGLIO e se sia necessario risollevarlo in concomitanza con l’intervento di blefaroplastica.
In questo caso, pratico un’incisione subito al di sopra del sopracciglio, a ridosso dei peli, attraverso cui lo sollevo. La cicatrice residua è poco visibile e si può eventualmente tatuare simulando i peli del sopracciglio stesso.
Durante la visita, valuto inoltre se c’è una PTOSI DEL MUSCOLO ELEVATORE DELLA PALPEBRA che è un muscolo che si trova al di sopra della palpebra superiore e ne determina il sollevamento.
L’allungamento o la disfunzione di tale muscolo potrebbe causare una riduzione dell’apertura palpebrale e simulare una blefarocalasi (=discesa della palpebra superiore). In questo caso, si renderebbe necessario un intervento più complesso con accorciamento del muscolo stesso.
Infine, faccio particolare attenzione all’altezza della plica palpebrale, ovvero alla profondità dell’occhio a livello della palpebra superiore: ci sono casi in cui è consigliabile aggiungere volume anziché toglierlo per non svuotare eccessivamente l’occhio. I volumi pieni infatti appartengono alla giovinezza.
L’età non è rilevante. L’eventuale assunzione di farmaci scoagulanti deve essere sospesa in occasione dell’intervento.
È necessario sospendere i trattamenti con botulino sei mesi prima dell’intervento per non alterare la quantità di pelle della palpebra da asportare.
BLEFAROPLASTICA E POST OPERATORIO : COME COMPORTARSI? È DOLOROSO?
Finito l’intervento di blefaroplastica superiore, applico due cerotti tipo steri strip sulle palpebre superiori che si mascherano facilmente con gli occhiali da sole.
Dopo un’ora circa dalla fine della blefaroplastica, l’effetto dell’anestetico comincia a svanire, così come quello di vasocostrizione dovuto all’adrenalina presente nell’anestetico. In questo momento, la paziente potrebbe avvertire un leggero fastidio a livello del taglio della palpebra e potrà assumere un farmaco antidolorifico.
Appena finito l’intervento, ma anche a casa, dovrà applicare ghiaccio continuamente durante il giorno per i sei giorni successivi fino alla rimozione dei punti. Di notte, potrà sospenderlo e dovrà dormire con due cuscini per favorire lo scarico degli edemi. Preferisco che la paziente non usi le strisce di ghiaccio preconfezionato e che si serva di due guantini riempiti con cubetti di ghiaccio annodati al centro appoggiati sugli occhi con una garza sterile.
A domicilio, seguirà una terapia antibiotica. I farmaci o i presidi necessari a domicilio vengono comunicati alcuni giorni prima dell’intervento, in modo che siano già pronti al momento della dimissione.
Gli EMATOMI sono ridotti se la paziente segue rigorosamente i miei suggerimenti. Da viola diventano gialli e in qualche giorno svaniscono. Tendono a scendere per gravità nelle parti centrali del viso.
Se la paziente avverte fastidio nell’occhio, che può essere causato per esempio dalla colla dei cerottini applicati, può usare un collirio decongestionante.
SEI GIORNI DOPO LA BLEFAROPLASTICA, rimuovo il punto di sutura bilateralmente e applico ancora un cerottino per un giorno in entrambe le palpebre.
AL SETTIMO GIORNO, la paziente potrà bagnare i cerottini per facilitarne la rimozione e potrà truccarsi.
AL DECIMO GIORNO, la presentabilità sarà perfetta per la vita sociale.
Ci sono alcune eccezioni a questo decorso, dovute al ritardo dello smaltimento degli ematomi, per esempio nelle pazienti scoagulate o in chi non ha applicato ghiaccio nel post intervento o non ha rispettato i tempi di guarigione delle ferite per riprendere l’attività sportiva o altro.
Le CICATRICI della blefaroplastica diventano quasi invisibili in breve tempo.
La SENSIBILITÀ resta perfettamente conservata, con qualche piccola alterazione nell’immediato postoperatorio.
QUALI SONO I VANTAGGI DELLA BLEFAROPLASTICA SUPERIORE? E QUALI LE COMPLICANZE?
La blefaroplastica superiore permette di alleggerire la palpebra superiore dalla pelle in eccesso e dalle borse grassose, aprendo l’occhio e restituendo le caratteristiche che la palpebra aveva in età giovanile, rispettandone la forma e le dimensioni e ricreando l’equilibrio fra i volumi.
Le possibili complicanze della blefaroplastica superiore sono per lo più legate ad un’asportazione inadeguata, o in eccesso o in difetto:
nel caso di un’ASPORTAZIONE INSUFFICIENTE della cute della palpebra superiore, è possibile, a distanza di circa 10 mesi, eliminare l’eccesso di pelle rimasta;
nel caso di un ECCESSO DI ASPORTAZIONE, bisognerà attendere un tempo più lungo per la correzione che sarà molto più complessa e relativa al caso specifico e alla gravità.
L’eccessiva asportazione è una complicanza di maggior gravità, pertanto è opportuno che il chirurgo sia tendenzialmente conservatore nel rimuovere la pelle della palpebra superiore.
Io eseguo DISEGNI PREOPERATORI MOLTO ACCURATI, calcolando al millimetro l’asportazione di pelle della palpebra in ogni punto. Pertanto, i miei risultati sono prevedibili, simmetrici e non lasciano spazio a questo evento avverso.
Un’altra complicanza della blefaroplastica può essere legata alla fase cicatriziale: quando la paziente ha una risposta cicatriziale esagerata, può formarsi una CICATRICE ESUBERANTE, ovvero un cordoncino duro lungo il taglio. Di solito tale evenienza si risolve dopo qualche mese, aiutata da massaggi lungo la linea cicatriziale.
Anche l’EPICANTO è una complicanza della blefaroplastica superiore: si tratta di un sorta di “tendina” di pelle che si forma nella parte interna della palpebra superiore, vicino al naso, quando il chirurgo allunga il taglio e/o eccede con la rimozione verso la porzione mediale della pelle della palpebra, cioè verso il naso. A questo proposito è opportuno fare particolare attenzione all’occhio orientale, che spesso presenta un eccesso di cute che si estende internamente oltre la linea dell’occhio.
In pazienti con la carnagione molto scura o con le aree orbitarie molto pigmentate, può accadere che la cicatrice sulla palpebra superiore sia visibile per la sua pigmentazione chiara: in questo caso, è possibile correggere il colore con un tatuaggio.
A volte, può accadere che gli edemi (gonfiori postoperatori) persistano a lungo, anche per qualche mese.
5 DOMANDE FREQUENTI CHE MI FANNO I MIEI PAZIENTI
“La blefaroplastica superiore mi cambia la forma dell’occhio?”
“No, la blefaroplastica NON CAMBIA la forma dell’occhio, restituisce le caratteristiche che l’occhio aveva in età giovanile. Anzi, se lei desiderasse cambiare la forma, dovrei aggiungere altre tecniche chirurgiche più complesse.”
“Quanto dura nel tempo il risultato? E potrò ripeterla se sarà sarà necessario?”
“ È difficile fare una previsione a lungo termine, perché la durata dipende dall’invecchiamento e ci sono molte variabili soggettive. Sicuramente si parla di anni.
Quando il risultato andrà perdendosi, si potrà ripetere l’intervento.
È possibile allungare la durata del risultato, sottoponendosi ad una seduta con laser co2 frazionato ai primi segni di cedimento, si tratta di una procedura ambulatoriale, in unica seduta da ripetere 1 volta all’anno o 1 volta ogni 2 anni”
“Sentirò dolore durante o dopo l’intervento?”
“Prima dell’intervento, eseguo delle punturine di anestetico locale che tolgono la sensibilità dolorifica durante la blefaroplastica.
Se desidera non sentire nemmeno il fastidio dell’iniezione di anestetico, è possibile essere sedati dall’anestesista prima di eseguirla.
Dopo l’intervento, il dolore è quasi assente: si tratta di un lieve bruciore in corrispondenza dei tagli che dura circa mezz’ora.”
“Quando potrò truccarmi ed essere presentabile?”
“Al settimo giorno, è possibile truccarsi. Se deve presenziare ad un evento importante o andare fuori a cena, consiglio di aspettare dieci giorni dall’intervento.
Per circa due mesi, è consigliabile mettere una protezione totale dal sole lungo i tagli e indossare occhiali da sole in caso di esposizione.”
“Le cicatrici spariranno?”
“Le cicatrici a livello delle palpebre diventano quasi invisibili, anche se non sariscono in senso lato. Se restano diversamente pigmentate per il colore e/o per le caratteristiche della pelle in regione orbitaria, per esempio in una paziente con fototipo scuro, o in caso di occhiaie estese, possono essere corrette con laser o con tatuaggio.”
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